Zuppa di roveja della signora del baracchino di Castelluccio

INGREDIENTI:
– Sedano : un tot, boh, il soffritto si fa ad occhio
– carote : un tot, come sopra
– cipolle: una , media,  dorata, circa, anche qui e’ come sopra
– pancetta dolce a cubetti
– acciughe: 3 filetti
– prezzemolo: qb (ma poco, neh?)
– sale
– pepe bianco
– olio EVO toscano
– roveja:  100 g (ma anche 125 g) per persona, circa
PREPARAZIONE:

– mettere su una sinfonia di Mozart (io ho usato la KV 110)

– preparare carote, sedano e cipolla per il soffritto

– soffriggere il soffritto (e che altro? il soffritto volete bollirlo??)

– cacciare dentro al soffritto la pancetta e far rosolare bene,
– mettere anche il prezzemolo
– indi inserire i filetti di acciuga, che si devono squagliare.
– dopo aver tenuto a bagno la roveja per almeno 8-12-16 ore, (boh, fate un po’ voi), buttarla nel soffritto
– aggiungere acqua a coprire e anche un po’ di piu’ (nelle zuppe di legumi un po’ di pomodoro ce lo metto in genere, ma la signora di Castelluccio no, fate vobis)
– Portare ad ebollizione e far cuocere per circa un’ora, se la broda diventa troppo densa aggiungere acqua e riportare a bollore
-assaggiare ed aggiungere il sale, che va messo rigorosamente alla fine, altrimenti col cavolo che i legumi si cuociono.
ATTENZIONE!!! La roveja ha la buccia piu’ dura dei piselli, quindi anche a cottura ultimata risultera’ piu’ tosta.
Personalizzare con pepe e olio a piacere, io ho usato un olio toscano, che le zuppe loro le sanno fare.
Fette di pane, sciapo ma anche no, abbrustolito da mettere nel piatto.
Burp!
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